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BMW pronta al passo avanti decisivo

Wednesday, 22 July 2020 07:01 GMT

Dopo l’annuncio dell’ingaggio di Michael van der Mark da parte della Casa tedesca, il telecronista del WorldSBK Steve English rivolge l’attenzione su chi potremo vedere al fianco dell’olandese nel 2021.

Dentro o fuori, nient'altro. In lotta per restare anche l’anno prossimo a far parte della griglia di partenza del WorldSBK ci sono Tom Sykes (BMW Motorrad WorldSBK Team) e il compagno di box Eugene Laverty. Si tratta di un bel testa a testa che vede i due determinati a mostrare tutto il loro valore per restare ancora nel team BMW al fianco di Michael van der Mark. Il Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike 2020 ha una storia recente ma la battaglia è già pronta ad accendersi in vista del 2021.

In una lotta così intensa chi sarà il migliore? In Superpole la risposta è Tom Sykes ma è dura scommettere sul campione del mondo 2013 per i sei Round che mancano alla fine della stagione; infatti bisogna fare i conti con la costanza di Laverty. In un’epoca in cui in televisione si vedono molti reality show abbiamo notato anche tanti musicisti pieni di speranze perdersi per strada. Un mago può arrivare sul palcoscenico come nessun altro per poi scendere come una stella. Stando così le cose entrambi i piloti dovranno estrarre il coniglio dal cilindro per meritarsi la conferma.

Tutti i due si trovano più vicini alla fine della loro carriera rispetto che all’inizio e ora hanno davanti l’ultima vera opportunità. La pressione è tanta e hanno bisogno di portare a casa risultati. Tutto questo renderà ancora più interessante la stagione 2020. Quando BMW è tornata nel WorldSBK ha deciso di ingaggiare Sykes come pilota di punta per il suo programma ma alla fine Laverty fa parte della contesa per restare a far parte della squadra. Una serie di infortuni negli ultimi anni lo hanno acciaccato. Ora ha bisogno di sentire di essere ancora competitivo.

Nel recente test svolto in Catalogna il cambio di ottica è stato chiaro per entrambi. Il lockdown è terminato e per tutti e due è ora di tornare al lavoro. Nel corso della prima giornata è uscito in pista per mettere a segno un tempo sul giro. Piuttosto strano considerando che si tratta di Laverty che al termine ha spiegato: “Tengo un occhio sulle notizie. So cosa devo fare, ovvero migliorare la mia prestazione in Superpole con le gomme da qualifica. Ho bisogno di partire più avanti per giocarmela meglio in gara. Ho delle belle sensazioni in termini di durata delle gomme e del potenziale che abbiamo in vista della corsa ma devo fare meglio per assicurarmi di non essere costretto a dover recuperare tante posizioni”.

Per Laverty la questione principale con le gomme da qualifica è la difficoltà nel riuscire a sfruttarle. Il suo stile di guida è molto più scorrevole rispetto a quello di Sykes e questo va contro di lui e il pacchetto elettronico della BMW. Per Sykes l’obiettivo è riuscire a fermare la moto e aprire il gas il più possibile in uscita. La sua velocità a metà curva è sempre stata molto bassa se comparata con quella dei suoi avversari ma in un giro lanciato con la gomma specifica dà il meglio di sé.

Senza staccarsi dalla moto come invece un pilota con il suo stile dovrebbe fare per generare velocità in uscita curva, Sykes non è stato fermato dall’elettronica. Laverty invece sì e ora ha bisogno di fare un passo avanti: “Abbiamo provato delle strategie legate all’elettronica in occasione di questo test,” ha detto. “Ci è servito per trovare più aderenza e a me per fare dei miglioramenti sia per quanto riguarda il giro singolo che in ottica simulazione di gara”.

Sykes è stato felice di poter tornare a girare e ha scherzato: “All’improvviso ho visto come potrebbe essere il ritiro e ancora non fa per me!”. Il campione del mondo 2013 è pronto per tornare in pista e ha dimostrato che chi dubita di lui si sbaglia. I tempi messi a segno nel test hanno fatto vedere che non ha affatto perso la sua velocità anche se fino a quando non si tornerà a gareggiare Sykes non avrà l’occasione di dimostrare il passo avanti compiuto in termini di potenziale in ottica gara. In occasione del Round che ha aperto la stagione in Australia ha conquistato la pole position ma alla fine ha chiuso la top ten. BMW sarà sempre soddisfatta delle pole position, ma sarà altrettanto contenta di perdere posizioni durante le gare?  

Questo è il dubbio più grande del 2020. BMW ha un pilota che tende a perdere terreno e l’altro che invece è più orientato a risalire il gruppo. Sarà una stagione a due facce per la Casa tedesca. Chi a fine stagione avrà fatto meglio dell’altro si sarà meritato la conferma anche per il 2021 a discapito dell’altro che potrà soltanto prendere atto della situazione.

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